La 1000 Miglia di Sebring ha aperto la stagione 2023 di Matteo Cairoli nel FIA World Endurance Championship, in cui il pilota comasco è al via della classe GTE-Am con la Porsche 911 RSR del team Project 1 AO. La sfida di apertura della serie iridata è stata senza dubbio impegnativa per Cairoli, sia per le caratteristiche del celebre tracciato americano sia per una gara segnata da episodi sfortunati, poi conclusa al 12esimo posto di categoria.
In equipaggio con gli statunitensi PJ Hyett e Gunnar Jeannette, Cairoli è stato il più veloce alla guida della Porsche numero 56 nell’arco dei tre turni di prove libere, in 1:59.632, ma è stato il compagno Hyett a disputare la qualifica, ottenendo il sesto posto fra gli iscritti in GTE-Am, e a disputare la prima parte della corsa del venerdì.
Cairoli è subentrato alla guida dopo 2 ore e 40 minuti, e nei circa 65′ del suo stint ha marcato il miglior crono della squadra in 1:59.497, tenendo un ottimo passo in cui ha fatto valere il suo status di pilota Pro, recuperando il tempo perso nel primo stint da parte di Hyett a causa di due sfortunati testacoda. A circa due ore dal termine, la gara del team Project 1 AO è stata però compromessa, senza alcuna responsabilità, dal tamponamento ricevuto da un prototipo Hypercar, che ha mandato in Jeannette in testacoda. I danni rimediati al posteriore hanno reso necessaria una lunga sosta ai box, con la sostituzione dell’ala, dopo la quale Cairoli ha ripreso i comandi ritrovandosi in fondo al gruppo. Matteo, nonostante una macchina in condizioni non più ottimali, ha fatto il massimo prima di riconsegnare il volante a Jeannette, che ha tagliato il traguardo della 1000 Miglia di Sebring per il team Project 1 AO.
Archiviata la lunga trasferta negli Stati Uniti, cominciata già con i test collettivi del Prologo, il prossimo appuntamento del FIA WEC vedrà Cairoli in azione sul tracciato portoghese di Portimao, con la 6 Ore in programma il 16 aprile.
Matteo Cairoli
“Il risultato della corsa non riflette quello che era il nostro potenziale, mostrato tra prove libere e qualifiche. Eravamo in lizza per un buon piazzamento nella classe GTE-Am, quest’anno ancora più combattuta, ma l’incidente in cui è stato coinvolto il mio compagno Gunnar con una vettura Hypercar ha purtroppo spento in modo definitivo nostre speranze. Dopo la sosta ai box siamo ripartiti dando il massimo come al solito, perché nelle gare endurance qualcosa può sempre accadere, e nonostante tutto abbiamo colto l’occasione di accumulare ulteriori chilometri, dati ed esperienza che ci torneranno utili già a Portimao, nel prossimo round in programma. Siamo già impazienti di riscattarci”.