L’Asian Le Mans Series ha segnato il debutto di Matteo Cairoli nella stagione 2023. Il pilota di Como, classe 1996, ha chiuso al sesto posto in classifica GT con la Porsche 911 GT3 R #20 del team Herberth Motorsport, dividendo l’abitacolo da pilota gold con il bronze Niki Leutwiler ed il silver Mikkel Pedersen.
Nel corso dei quattro round che si sono disputati in Medio Oriente per la difficile situazione logistica dovute al perdurare delle limitazioni di viaggio successive al Covid-19, sono stati gli autodromo di Dubai prima e Abu Dhabi poi, che hanno ospitato due corse, da 4 ore l’una, per decretare la classifica della stagione 2023.
L’equipaggio #20, di cui Matteo è stato l’alfiere di punta, ha ottenuto un totale di 24 punti, grazie ai risultati ottenuti al primo round di Dubai, con un ottimo quinto posto in gara 1, e al piazzamento in top 10 al successivo secondo appuntamento ad Abu Dhabi, con il nono posto in gara 1 e uno splendido quarto posto in gara 2.
Nell’equipaggio al volante della Porsche 911 GT3 R, Matteo Cairoli è stato sempre costante nel passo gara, ma soprattutto tra i più veloci in assoluto nei suoi stint di guida. Il comasco ha infatti permesso, grazie alla costanza di rendimento nonostante traffico e doppiaggi, di mantenere posizioni di rilievo nella classifica assoluta. Da segnalare infatti il tempo di 1:59.148 in gara 1 a Dubai, fatto segnare al 59esimo giro di gara, e l’ottimo 1:53.370 ottenuto in gara 1 ad Abu Dhabi al 76esimo giro.
Per Matteo Cairoli si è trattato di un ottimo allenamento in vista degli impegni nel WEC, al volante della Porsche 911 RSR-19 del team Project 1 – AO e in European Le Mans Series, che lo vedrà impegnato al volante sempre della Porsche 911 RSR-19, vettura che conosce molto bene, con il team Iron Lynx: “Questa Asian Le Mans Series è stata un ottimo allenamento per la serie iridata e continentale. Voglio prepararmi al meglio per il Mondiale e arrivare già preparato con dei chilometri sulle spalle per questa stagione. È stata un’ottima occasione per rifamiliarizzare con la vettura, anche se alcune decisioni in termini di BoP ci hanno impedito di poter lottare alla pari con altri costruttori. Spero di aver supportato al meglio i miei compagni Niki e Mikkel”.