La 8 ore del Bahrain ha segnato la fine non solo della stagione del FIA WEC 2023 per Matteo Cairoli, ma anche della storia delle vetture LMGTE. Il comasco, da sempre protagonista con Porsche nella serie di riferimento per vetture GT, dopo aver partecipato al canto del cigno con Iron Lynx nella ELMS, ha completato con Project 1 – AO la stagione 2023 al fianco dei compagni americani PJ Hyett e Gunnar Jeannett.
Un fine settimana non facile, iniziato con la tempesta di sabbia nel corso delle Libere 1, prima interrotte e poi estese di durata, fino all’arrivo della pioggia che ha resto pressoché inutile il lavoro di team e piloti. Poi un incidente nelle Libere 2, quelle in notturna, con Jeannett alla guida, e che ha visto in salita il lavoro di set-up nel corso del fine settimana. Nel Libere 3, Cairoli ha segnato il miglior tempo di classe LMTE Am, con Hyett che si è qualificato in decima posizione, da cui ha poi preso il via sabato, giornata di gara in Bahrain.
Un’infrazione però nel tagliare la linea bianca nel corso del giro di schieramento ha costretto “Rexy” ad effettuare un drive-through nel corso della prima ora di gara, con il team Project 1- AO che ha decido di lasciare lo statunitense in vettura per le prime due ore di gara. Sono poi stati Cairoli e Gunnar Jeannette ad alternarsi alla guida, con il comasco che ha concluso la gara nelle ultime due ore di gara in rimonta, sino alla decima posizione finale. In campionato, con 36 punti, Project 1 – AO conquista l’undicesimo posto, mentre con lo stesso punteggio, Matteo Cairoli è 14° tra i piloti.
Matteo Cairoli
“Quello del Bahrain è stato un fine settimana triste perché abbiamo mandato in pensione quella che per me è stata la più bella vettura che abbia mai guidato in carriera. La LMGTE ha fatto la storia del mondo del GT e credo prenderà nella storia il posto che hanno avuto le Gruppo B nei rally. Vetture incredibili per le prestazioni e per le sensazioni, che mi hanno divertito sia in pista che da casa come spettatore, quando sognavo Le Mans davanti alla televisione prima ancora di scendere al volante di questi mostri. Il fine settimana è stato complicato perché, contrariamente alle aspettative, abbiamo dovuto fare i conti con delle condizioni atmosferiche inaspettate, tra cui la pioggia nel deserto e la tempesta di sabbia. Ci abbiamo messo un po’ del nostro con un incidente arrivato nelle Libere, ma i ragazzi del team hanno fatto un grande lavoro nel ricostruire la vettura durante la notte. In gara mi sono divertito, abbiamo cercato qualcosa di diverso nel finale che ha pagato dal punto di vista prestazionale, ma il ritardo accumulato ad inizio gara non ci ha permesso di pensare di poter lottare nelle posizioni al vertice. Voglio ringraziare Project 1 – AO per questa stagione insieme oltre a PJ e Gunnar, che sono stati i miei compagni di viaggio nella maggior parte dell’anno. Il mondo del GT ora va incontro ad un importante cambio generazionale, che sarà sicuramente un interessante punto di partenza per il futuro”.