Matteo Cairoli ha scritto una pagina di storia nell’edizione 2023 della 24 Ore di Spa: in una delle corse più importanti della stagione e con ben 70 vetture iscritte, il comasco è stato protagonista di un weekend stellare in cui ha portato a casa il successo in categoria Bronze Cup e chiudendo la corsa al tredicesimo posto assoluto. Cairoli era al via dell’evento con il nuovo modello 992 della Porsche 911 GT3 R di Huber Motorsport, compagine tedesca con cui aveva già corso e vinto in classe Pro-Am sulla pista belga nel round endurance dell’International GT Open lo scorso maggio. In occasione dell’edizione numero 75 della 24 Ore di Spa, gara valevole sia per la classifica di GT World Challenge Europe Endurance che per l’Intercontinental GT Challenge, Cairoli ha corso di nuovo al fianco di Antares Au, compagno del comasco anche in occasione del successo nel GT Open, dividendo la vettura anche con i tedeschi Jannes Fittje e Tim Heinemann. Matteo aveva dimostrato già dalle prove libere di essere molto veloce, e in qualifica ha dimostrato tutte le sue qualità nel giro secco: in occasione del Q4 disputatosi sotto il diluvio tra le Ardenne, Matteo ha segnato il miglior tempo permettendo l’accesso alla vettura #20 in Super Pole. Qui al venerdì, pilota classe 1996, ha stampato un tempo di 2:16.880 che gli ha permesso di ottenere una storica pole position assoluta. Grazie al suo giro, il comasco ha così regalato al costruttore di Stoccarda la prima partenza dal palo nella storia dell’evento dall’introduzione delle vetture gran turismo, nonché la prima pole position per un equipaggio non appartenente alla categoria Pro dal 2013.
La corsa è poi stata ricca di insidie e colpi di scena, a iniziare da una partenza difficile con condizioni di pista umida; dopo un ottimo start ed il primo stint che Cairoli ha magistralmente condotto in testa, la vettura di Huber Motorsport ha però perso terreno, complici una gestione complicata dei track-limits e un incidente che ha visto coinvolto Fittje, relegando il team tedesco a un paio di giri dal leader. Nonostante ciò l’equipaggio numero 20 ha continuato a dare il massimo: la vettura di Huber Motorsport si è infatti riportata in lotta per il podio grazie all’ottimo passo dimostrato proprio da Matteo nella notte, con poi Heinemann autore del giro più veloce della corsa (record assoluto sulla pista belga) e una prestazione spettacolare da parte di Cairoli nel corso della domenica. Matteo è poi salito a bordo della vettura di Huber Motorsport per gli ultimi stint, dove grazie a un passo straordinario e dei bei sorpassi si è portato al comando della categoria Bronze Cup nelle fasi finali della corsa – posizione che ha poi mantenuto fino alla bandiera a scacchi. Per Cairoli si tratta del secondo successo nelle corse di massima durata dopo il trionfo nell’edizione 2021 della 24H del Nordschleife: con questo successo Matteo non ha solo scritto una pagina di storia del motorsport tricolore, ma ha anche consolidato il suo nome tra i migliori interpreti delle corse GT dimostrando di essere tra i migliori piloti al mondo sia sul giro secco che in condizioni di gara.
Matteo Cairoli
“È stato un fine settimana difficile, anche per le brutte notizie che hanno accompagnato il fine settimana in cui abbiamo corso. Voglio porgere le mie più sentite condoglianze alla famiglia ed agli amici di Dilano Van’T Hoff, una notizia che ci ha toccati tutti nel profondo. Per la parte sportiva invece, sono ovviamente molto contento per il risultato che abbiamo raggiunto. Correre con 70 auto in pista ha reso il tracciato molto sporco e difficile da affrontare, e le condizioni meteorologiche specialmente a inizio gara non hanno aiutato. Sono davvero fiero di ciò che abbiamo fatto: la pole è stata davvero emozionante e sono felice di aver regalato a Porsche la loro prima partenza dal palo, e la gara ha dimostrato che non bisogna mai mollare e dare il massimo dall’inizio alla fine nonostante la propria situazione. Ci tengo a ringraziare di cuore Huber Motorsport per avermi dato questa possibilità e per avermi fornito una macchina davvero incredibile. Il lavoro fatto coi miei compagni di squadra Antares, Jannes e Tim è stato incredibile e non abbiamo mai smesso di crederci fino in fondo dando il massimo. È un risultato che ricorderò per sempre e sono davvero orgoglioso di quanto abbiamo raccolto”.